lunedì 23 giugno 2008

Su e giù per il Chaco: la strada - parte prima

Finalmente è arrivato il momento che tanto aspettavo: un tour, modello camel trophy, per il Chaco per vedere dove dovro' lavorare e passare la maggiorparte dei prossimi due anni e mezzo:
S.ta Cruz-Charagua-La Brecha-Camatindi-Villamontes-Yacuiba, più o meno 125o km di poco asfalto e molta polvere, in 5 giorni!
Alcuni requisiti assolutamente necessari per affrontare questo viaggio: un buon fuoristrada (con relativi compagni di viaggio simpatici!), perchè davvero non puoi mai sapere in che condizioni puoi trovare la strada; riflessi pronti, perchè un lungo elenco di cose, persone e animali possono sbucare da dietro l'angolo; tanta pazienza e poca fretta!

Dopo essere usciti dal traffico stancante e stressante di S.ta Cruz, per le cui strade vige la regola che il più grosso passa per primo, incominciamo il viaggio verso la nostra prima tappa, Charagua, piccola cittadina situata nel bel mezzo di niente (!), che nei prossimi mesi ci farà da base per andare a visitare le diverse comunità che vivono lungo il fiume Parapety e che fanno parte del nostro progetto.
A parte le soste forzate ai mille posti di blocco, dove oltre a pagare per il pedaggio devi "ingraziarti" anche il poliziotto perchè non renda la tua vita un "incubo" (chiedendoti tutti documenti possibili, fino alla 5^ generazione prima della tua!!), il viaggio è proprio bello e ricco di sorprese (vedi foto più in basso del ponte che abbiamo dovuto attraversare).
La natura è splendida e il solo osservarla ti infonde un gran senso di benessere: fitte distese di alberi intervallate da zone aride con cactus giganti, che poi lasciano spazio, ma non troppo!, a tutta una serie di villaggi e piccole comunità in cui, a seconda dell'ora, la vita scorre frenetica o sonnacchiosa. E durante una sosta per sgranchirsi un po' le gambe ci si può perdere e cambiare per un attimo la propria prospettiva sul mondo seguendo il volo tra le nuvole di un falco, oppure farsi rallegrare dai versi striduli di uno stormo di pappagalli (i "miei" primi pappagalli fuori da una gabbia!!!).
Qualche volta si possono fare anche degli incontri un po' strani e fuori del comune che ti fanno domandare: ma in qual paese sono?!! Ci è capitato infatti diverse volte di incrociare carretti trainati da cavalli in cui son seduti quelli che a prima vista possono sembrare attori appena usciti da un set cinematografico...Ma chi sono sti personaggi che ti fanno dimenticare per un attimo di essere nel 2008, che sembrano tutti uguali, vestiti in serie con salopette, camicia a scacchi e cappello di paglia?!!!!
Sono i mennoniti, dei coloni provenienti dall’Europa tedescofona scappati da persecuzioni politiche e religiose e che ora vivono un po' sparsi per il mondo. Molto tradizionalisti sia nell’esercizio della loro fede che nella vita quotidiana, hanno come idea base della loro dottrina quella di un ritorno alle origini della Chiesa cristiana che, secondo loro, è stata rovinata da secoli di teologia e di lotta per il potere, andando sempre più allontanandosi dal vero messaggio di Cristo. Il loro obiettivo è quello di creare delle comunità di santi, basate su povertà e carità, chiuse al mondo esterno (non utilizzano nessun tipo di tecnologia) e fortemente disciplinate. Vederli qui in Bolivia è diventato sempre più comune, perchè diversamente da qualche anno fa ora vengono anche nelle città per vendere ai semafori i loro prodotti (burro di noccioline, formaggi, dulce leche)...però fa sempre un po' strano e non nascondo che ogni volta che ne incrocio qualcuno non posso fare a meno di osservarlo con una certa curiosità.
Dopo circa 5-6 ore di viaggio arriviamo finalmente a Charagua...le strade sembrano tutte uguali, senz'asfalto e piene di buche...e a prima vista il posto non sembra un granché, ma sicuramente domani alla luce del sole, potrà mostrarci tutto quello che ha da offrirci!!!



1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao sary!!!!!!
sono di corsa, ma ti mando un bacio grande,
silvy